Il cantiere Stadio “Paolo Mazza” momento e luogo di studio e approfondimento.

Questa mattina, i corsisti del Primo Master di II Livello in Progettazione, Costruzione e Gestione delle Infrastrutture Sportive avviato nello scorso settembre 2017 al Politecnico di Milano sono stati ospiti di un viaggio all’interno del cantiere.

Il gruppo, guidato dal professor Davide Allegri, era composto da una quindicina di ingegneri ed architetti usciti da università italiane con laurea magistrale che hanno scelto di chiudere l’esperienza al Master attraverso una visita dettagliata dei lavori allo stadio estense.

La visita è stata condotta dal geometra Pietro Pelucchi, responsabile SPAL dei lavori di riqualificazione dello Stadio “Mazza”, nonché dal direttore generale biancazzurro, Andrea Gazzoli, che a giugno aveva esposto al Politecnico di Milano il progetto della struttura sportiva durante una lezione al Master.

I corsisti hanno potuto confrontarsi con l’ingegner Travaglia, progettista della riqualificazione, l’ingegner Marzola del Comune di Ferrara, il geometra Galletti dell’azienda Tassi Group e l’ingegner D’Amora di Saggese spa.

“Il Master – spiega il professor Allegri – è unico nel suo genere in Italia. Il tema della SPAL è molto importante nell’ambito delle riqualificazioni degli stadi urbani nel nostro paese, ovvero gli impianti situati nei pressi dei centri cittadini. Lo Stadio ‘Mazza’ è un esempio virtuoso dell’operazione concretamente progettata e realizzata. Il direttore Gazzoli ha portato al Politecnico l’esperienza di SPAL, che si è andata ad affiancare ad altri impianti di cui abbiamo potuto approfondirne le qualità e caratteristiche, tra cui Bergamo e Udine. Le realtà medio-piccole in Italia sono ricche di questi paradigmi, unici in ambito europeo, poiché riescono a comunicare con e attraverso la città in cui sono inseriti. Una nota interessante riguarda anche i beni culturali: la SPAL ha voluto conservare un portale originale, che diventerà parte integrante della riqualificazione. L’interesse è peculiare per il Politecnico, che studia la storia infrastrutturale degli stadi italiani”.